Dietro sia lo Stato islamico che i gruppi di destra, esattamente gli stessi meccanismi fungono da forza trainante, sottolinea l'autrice e giornalista tedesca Carolin Emke. Nel suo libro, elabora le grandi prospettive.
Stiamo vivendo nel mezzo di un dramma storico mondiale in cui la speranza rivoluzionaria deve essere mantenuta viva. Solo così possiamo costruire la civiltà per tutti, afferma il filosofo Alain Badiou.
La ricerca di Mary Kaldor mostra che le strategie di sicurezza di chi detiene il potere mantengono e peggiorano le guerre invece di fermarle, e creano buone condizioni per i profittatori di guerra.
Laddove 150 anni fa Nietzsche sostenne una geofilosofia ambiziosa e profetica, Latour continua con una polemica sia poetica che concreta sugli accordi sul clima e sullo stato generale del pianeta.
Centinaia di giovani europei sono partiti per prendere parte alla guerra in Siria, alcuni sono poi tornati. Nel libro The Returned, il giornalista francese David Thomsons afferma che molti di questi riportano la jihad a casa e cercano di spiegarci come e perché.
1984 di George Orwell è ancora rilevante, ma "Il Grande Fratello" è una metafora obsoleta e fuorviante della sorveglianza odierna, secondo l'autore David Lyon. Afferma che "Big Data" è un'immagine linguistica più aggiornata.
Il problema della migrazione e dei rifugiati può essere radicalmente ridotto, crede l'avvocato inglese e professoressa di Harvard Jacqueline Bhabha nel suo nuovo libro.
John Mikler afferma che le più grandi aziende del mondo sono così finanziariamente superiori ai loro concorrenti che è sbagliato parlare di mercati globali e libera concorrenza.
Quando la fede nelle narrazioni comuni viene meno, nello stesso momento in cui la vita dell'individuo diventa più frenetica, il tempo stesso perde direzione e significato, dice Byung-Chul Han.
L'Europa soffre di una crisi poco chiara: le forze che dovrebbero unirci sono assenti, mentre le contraddizioni che dovrebbero portare avanti qualcosa di nuovo sono troppo vaghe. Un chiarimento filosofico della malattia è necessario per prepararsi a una sana lotta politica.
La moderna ricerca sul cervello ha oggi un indubbio ruolo di primo piano nelle recenti politiche scientifiche e di ricerca. Markus Gabriel pone un grande punto interrogativo su questo status e questa posizione e mostra che è in gioco niente di meno che la nostra libertà.