Ogni giorno centinaia di specie scompaiono dalla terra. Con un ritmo altrettanto terrificante, stanno scomparendo lingue e civiltà complesse ed emarginate. Intere culture perdono il loro spazio vitale. La cultura dominante globalizzata e unidirezionale si accorge appena delle sparizioni: la scomparsa delle culture contemporanee non è un argomento per i grandi media.
I direttori Jure Breceljnik e Rozle Bregar viaggiarono nell'estremo nord, nella Groenlandia orientale, per incontrare gli ultimi cacciatori Inuit attivi. La vita quotidiana degli Inuit è cambiata radicalmente nell'ultimo decennio e il film documentario si propone di mostrare l'invecchiamento di questa cultura, nel mezzo di un paesaggio straordinariamente bello. Con l'aiuto della maestria cinematografica di Rozle Bregar e Wesley Johnson, e il lavoro di macchina da presa di Miha Augustin, le immagini fungono da ultimo grido di protesta da una natura apparentemente intatta, che chiede il suo diritto alla sopravvivenza.
Senza futuro
Dietro l'incantevole superficie si nascondono le condizioni di vita amare e disperate degli "ultimi . . .
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