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Gli occhiali digitali cinesi

Le autorità di sicurezza cinesi hanno iniziato a dotare la polizia di "occhiali digitali" e sono già sedute su una banca dati in cui sono archiviati digitalmente i volti di 1,3 miliardi di adulti nel Paese.




(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)

Secondo il quotidiano Berliner Zeitung, le autorità di sicurezza cinesi hanno iniziato a dotare la polizia di "occhiali digitali". Con questo strumento, la polizia può accedere rapidamente alle informazioni sulle persone negli spazi pubblici attraverso i loro volti; è uno strumento per il cosiddetto "riconoscimento facciale" e gli individui vengono identificati con certezza al cento per cento. Lo stato cinese dispone già di una banca dati in cui sono archiviati digitalmente i volti di 1,3 miliardi di adulti nel paese. L’identificazione biometrica è legale in Cina. Le autorità raccolgono milioni di dati da ogni singolo cittadino. Il Ministero della Pubblica Sicurezza dispone di 170 milioni di telecamere sparse in tutto il Paese, secondo il piano ci saranno un totale di 400 milioni di telecamere di sorveglianza negli spazi pubblici. In passato sarebbe stato impossibile controllare questo enorme flusso di immagini, ma oggi è del tutto possibile con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

La ditta Megvii fornisce il software necessario per la valutazione delle immagini digitali. Il programma "Face++" diventerà presto probabilmente il leader del mercato mondiale per quanto riguarda l'applicazione del riconoscimento facciale e l'elaborazione delle informazioni da esso fornite. Megvii utilizza reti neurali – che possono assomigliare a strutture del cervello umano – per filtrare in modo rapido e preciso i volti in grandi folle. Una foto di bassa qualità scattata con uno smartphone è sufficiente affinché il programma possa identificare con successo un volto.

I robot di Megvii. Il colosso di Internet Alibaba e l'azienda di hardware Foxconn (che produce l'iPhone) hanno investito molto nell'azienda Megvii, fondata nel 2011. Megvii ha sviluppato per l'azienda Alibaba anche un programma di riconoscimento facciale per le app per lo shopping. Inoltre, hanno prodotto un robot che rende superflua la presenza umana nei processi produttivi.

Tuttavia, il cliente più importante di Megvii è il Ministero cinese della Pubblica Sicurezza. Il prodotto di monitoraggio di Megvii garantisce che la polizia identifichi sempre più trasgressori negli spazi pubblici. E la Cina va ancora oltre: alla stazione ferroviaria di Zhengzhou hanno testato un robot mobile della polizia. I robot rotolano incessantemente avanti e indietro nella sala d'attesa, identificando volti e comportamenti "aggressivi". La polizia in carne e ossa è necessaria solo se e quando qualcuno deve essere arrestato.

Il riconoscimento facciale in Cina viene utilizzato concretamente per monitorare determinati gruppi di popolazione: nelle regioni a maggioranza musulmana della provincia dello Xinjiang, la polizia viene avvisata tramite computer quando "oggetti bersaglio" lasciano una determinata area, riferisce l'agenzia di stampa Blomberg. Gli "oggetti bersaglio" hanno accesso solo ad alcuni isolati/strade predeterminati della città. Ad oggi la sfera privata in Cina non gode di alcuna tutela giuridica.

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Troiani

Hans Georg Kohler
Hans-Georg Kohler
Kohler è un revisore regolare di Ny Tid. Artista.

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