Sebbene non ne fossimo a conoscenza, si è verificata una ridefinizione orwelliana della parola "teoria del complotto". Il termine ora si riferisce a idee, teorie o fatti che contraddicono la narrativa ufficiale, promossa dalle autorità e dai mass media. Ma una società addestrata ad accettare la narrativa del potere ed evitare coloro che la mettono in dubbio è una società il cui futuro è senza libertà.
Sacco e francobollo. La paura di essere "etichettati con k" sembra disciplinante. Giornalisti, ricercatori e dipendenti pubblici – solo per citare alcuni gruppi importanti – non vogliono finire nella borsa nera. Se lo fai, non sentiremo. . .
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