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Letteratura di realtà su film

Tra le righe (doppie vie)
Regissør: Olivier Assayas
(Frankrike)

DIALOGO GUIDATO / Between the lines di Olivier Assayas è un film intelligente e divertente su qualcosa di non cinematografico come le sfide dell'industria della letteratura.




(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)

«Mostra, non dire» è spesso chiamato nell'industria cinematografica. Sulla base di ciò, non c'è motivo per cui Olivier Assayas Tra le linee dovrebbe funzionare particolarmente bene, mentre è un film in cui si parla quasi continuamente. Attpåtil sulla letteratura, e soprattutto sulle sfide dell'industria editoriale di fronte all'era digitale.

Ma l'arte di scrivere buoni dialoghi non dovrebbe essere sottovalutata: basta guardare la maggior parte dei film di Woody Allen. E c'è di più oltre agli squisiti scambi di battute Tra le linee il che può far pensare al già citato cineasta americano, mentre il film va detto per molti versi distinto francese.

«La vita imita l'arte molto più di quanto l'arte imita la vita», si legge in una celebre citazione di Oscar Wilde. IN questo film, invece, parla dell'arte che imita la vita, più precisamente quella che alla fine viene definita "letteratura della realtà".

Tra le linee (titolo originale Doppie vie, titolo inglese Saggistica) è una commedia d'insieme intelligente e divertente con cinque personaggi centrali: il redattore editoriale Alain (Guillaume Canet), l'attrice Selena (Juliette Binoche), lo scrittore Vincent (Vincent Macaigne), la consigliera politica Valérie (Nora Hamzawi) e la giovane e l'ambiziosa Laure (Christa Théret), che si occupa di strategie digitali nella stessa casa editrice di Alain. Alain e Selena sono una coppia, così come Vincent e Valérie. Ma non sarebbe stato alla Woody Allen o decisamente francese se non ci fosse stato un salto occasionale in queste classifiche.

L'infedeltà è ampiamente rappresentata anche nei libri di Vincent, compreso il suo ultimo romanzo, che Alain rifiuta all'inizio del film, nonostante abbia pubblicato tutti i libri precedenti del suo amico. Come questi, il nuovo romanzo è la cosiddetta autofiction – finzione autobiografica – in perfetto stile Knausgård. Uno dei presunti motivi del rifiuto di Alain è che prova un certo disagio nei confronti di una donna famosa coinvolta nella rappresentazione di un atto sessuale durante una visita al cinema. Nel libro, il film in questione è altrimenti specificato come quello di Michael Haneke Il nastro bianco, mentre in realtà (cioè la realtà del film, per chi avesse dei dubbi) avrebbe dovuto essere un luogo meno colto Star Wars – Il Risveglio della Forza. Ma chiunque abbia visto l'episodio di Seinfeld ha a che fare con gli artigli La lista di Schindler, lo indovinerò Star Wars magari va ancora meglio.

«Nessuno sa niente» nell'industria cinematografica si dice che nessuno può prevedere cosa prenderà piede in futuro. Naturalmente, ciò non ha mai impedito alla maggior parte delle persone che lavorano con il cinema di avere opinioni e opinioni. Quindi anche nel settore dell'editoria bisogna credere al film di Assayas, dove ci sono previsioni regolari su dove si sta andando. Le conversazioni riguardano il blogging rispetto alla scrittura tradizionale, gli e-book piuttosto che le pubblicazioni cartacee, Twitter, forum di lettura e audiolibri – questi ultimi preferibilmente letti da una celebrità. Ad un certo punto si dice addirittura che la critica abbia perso la sua importanza, senza che io veda il motivo di addentrarmi esattamente il.

Il film non sarebbe stato né alla Woody Allen né decisamente francese se non ci fossero stati saltuari salti in queste linee.

I parallelismi con l’industria cinematografica in particolare, con tutte le sue sfide legate allo streaming, al download e al cambiamento delle abitudini di visione, sono molti ed evidenti. Sebbene siano stati realizzati molti film divertenti sull'industria cinematografica, è una scelta sensata da parte di Assayas quella di affrontare invece un ambiente correlato in questo film. In questo modo, riesce a trasmettere molti degli stessi punti (tra le righe, si potrebbe dire), con meno rischi di sembrare guardarsi l'ombelico. In questo contesto si può anche menzionare questo Tra le linee è fotografato su pellicola da 16 mm, presumibilmente come ironico colpo ai formati di registrazione digitale più popolari dell'epoca.

"Tutto deve cambiare per restare uguale", si legge una citazione dello scrittore italiano Giuseppe Tomasi di Lampedusa, di cui si parla in una scena in Tra le linee. Resta ovviamente da vedere se ciò valga anche per l’editoria. In ogni caso il film non recita davvero sulle sfide strutturali, tecnologiche ed economiche di questo settore.

Nonostante tutta la sua loquacità ha Tra le linee quindi sicuramente una trama. Si tratta delle sfide nella vita amorosa e professionale di persone adulte affermate, compresi una serie di intrighi di adulterio raccontati in modo esemplare. Questi intrighi sono intrecciati in modo relativamente elegante con la problematizzazione della cosiddetta letteratura della realtà, con autori che quasi inevitabilmente tradiscono più di se stessi. Certo, il film non approfondisce particolarmente i potenziali danni che ciò può causare, ma alla fine è anche più una commedia che un dramma.

In linea con ciò, la citazione di Lampedusa forse acquista tutta la sua rilevanza se la si vede nel contesto delle relazioni amorose dei personaggi centrali, indipendentemente sia dalla letteratura che dall'industria ad essa associata. Ho il sospetto che la formulazione esprima il vero messaggio del film, in netto contrasto con il suddetto mantra di mostrare, non raccontare.


Tra le righe c'è il norvegese
prima al cinema il 10 maggio.

Aleksander Huser
Aleksander Huser
Huser è un critico cinematografico regolare in Ny Tid.

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