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Il maestro sconosciuto della musica sacra

Due nuovi CD ci convincono che Giacomo Carissimi merita una conoscenza più approfondita.




(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)

Il compositore italiano Giacomo Carissimi (1605-74) è oggi noto solo per l'oratorio Iefte. Le Parlement de Musique parla per questo lavoro nel suo nuovo CD, mentre Concerto delle Donne mostra che questa figura centrale nello sviluppo dell'oratorio ha più da offrire.

Raffinata disperazione

Quando gli Ammoniti attaccarono Israele, Iefte fece un patto con Dio: se questi gli avesse dato la vittoria sul nemico, la prima persona che, uscita dalla sua casa, gli andò incontro quando fosse tornato a casa sano e salvo, sarebbe stata offerta in olocausto. È stato accolto da sua figlia.

L'oratorio di Carissimi basato sul racconto biblico è considerato il primo capolavoro del genere oratorio latino. Iefte (ca. 1650) è un'opera dai mezzi semplici in cui l'espressività e la veicolazione della storia sono al centro, in contrapposizione alla melodia e alla struttura.

A differenza di quella di Iefte, la vita di Carissimi sembra essere stata relativamente poco drammatica. Divenne maestro di cappella presso l'Accademia dei Gesuiti tedeschi a Roma a soli 24 anni e vi rimase fino alla morte. Il lavoro consisteva nell'insegnare musica e nell'organizzare la musica in chiesa. Era considerato il principale compositore di oratori del suo tempo; l'ultima parte corale i Iefte fu particolarmente ammirato e fu utilizzato da Händel nel suo oratorio Samson. Alessandro Scarlatti e Marc-Antoine Charpentier sono stati tutti carissimi più famosi.

L'ensemble francese Le Parlement de Musique ha messo insieme un programma che hanno chiamato "un concerto spirituale a Roma ca. 111". L'ensemble, formato nel 1650 dal direttore d'orchestra Martin Gester, si occupa in particolare di illuminare opere poco conosciute di compositori noti e sconosciuti. La loro presentazione di Iefte appare come idiomatico attraverso la combinazione di raffinatezza ed espressività dell'ensemble e dei solisti. Il soprano Elisa Franzetti impressiona particolarmente nel ruolo della figlia.

Le altre due opere di Carissimi presenti in questo CD, Lamento dei dannati og La felicità dei beati, non si basa direttamente sui testi biblici, ma lo è anche storia sacra, "storie sacre". Inoltre il CD contiene opere dei contemporanei di Carissimi Lelio Colista e Girolamo Frescobaldi.

Lacrime per tre

L'ensemble inglese Concerto delle Donne è composto dai tre soprani Donna Deam, Gill Ross ed Elin Thomas, nonché da Alistair Ross e David Miller rispettivamente al clavicembalo e chitarrone. L'ensemble è stato formato per eseguire musica italiana dei secoli XVI e XVII scritta per tre soprani. Fu il duca Alfonso di Ferrara a mettere insieme il primo concerto delle donne dei migliori soprani dell'epoca, e moltissima è la musica scritta per questo raro ensemble, soprattutto da Carissimi.

Nel suo primo CD su Signum, chiamato Piangete ("Piangere") dopo la cantata Piangete, ohimè piangete, il Concerto delle Donne tratta mottetti e cantate di Carissimi, di cui solo uno è stato registrato in precedenza. Le cantate profane qui presenti furono scritte per i concerti alla corte di Cristina di Svezia, arrivata a Roma nel 1655.

Questa musica, e soprattutto quella a tre voci pari, può dare al primo ascolto l'impressione di monotonia e uniformità, cosa che non è contrastata dal fatto che l'ensemble utilizza solo clavicembalo e chitarrone come accompagnamento. Tuttavia, questa è musica che cresce man mano che ti avvicini ad essa alle sue condizioni. Il problema è che l'immagine sonora è un po' vuota e stretta e ha troppo poca dinamica. Per inciso, questa è l'unica cosa di cui mi posso lamentare su questo CD. I tre soprani hanno voci belle e pure e le interpretazioni sono del tutto convincenti in termini di fraseggio, tempi e dinamica.

Entrambi questi CD sono un'ottima introduzione a questo compositore immeritatamente sottoesposto.

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