Noi bambine avevamo i libri dei ricordi, un libriccino che in pratica aveva le pagine bianche. Ai compleanni, i libri di memoria venivano tirati fuori. Ad ogni ospite è stato chiesto di scrivere lì il proprio piccolo pensiero, per essere ricordato. Non avevamo molta esperienza di vita, in questi primi anni abbiamo imparato a scrivere, scrivevamo su sagome. Pochissimi hanno scritto di persona, ma alcuni lo hanno fatto. In un angolo del foglio diceva quasi sempre: Tre parole sulla neve, non ti scordar mai di me (scritto spesso . . .
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