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Guy Debord

Surrealismo, 100 anni dopo, al Centre Pompidou di Parigi

SAGGIO: La maggior parte dei surrealisti aveva partecipato alla prima guerra mondiale, André Breton e Louis Aragon, ad esempio, furono mandati al fronte come studenti di medicina dalla parte francese, e Max Ernst era un artigliere dell'esercito tedesco. L’insensata guerra di trincea dotò i surrealisti di un intenso odio per gli ideali a cui si riferivano le parti in guerra. Il piano era quello di avviare il necessario smantellamento delle categorie fondamentali del modo di produzione capitalistico come il profitto e il lavoro salariato, ma anche l’arte e la letteratura come attività riservate a pochi individui selezionati.

La permanenza e la possibilità della crisi

FILOSOFIA: Gli schizzi di Agamben per una teoria della guerra civile sono forse anche un contributo a una nuova teoria della rivoluzione. Rivoluzione oltre la politica. Dove la rivoluzione è finalmente pensata al di là di ogni nozione di stato e in piedi come un soldato che saluta. TEMPI MODERNI ha scelto di stampare la postfazione del libro di Agamben sulla guerra civile.

Come l'alienazione capitalista ha assunto la forma pittorica

LA SOCIETÀ DEI MEDIA: Un'analisi di come sono state messe in scena le relazioni umane, compreso il linguaggio. Qui in una fredda eleganza, quello che lo stesso Debord chiamava "lo stile della negazione".

Rivolte cinematografiche

PROTESTA: Enduring Images di Morgan Adamson dà nuova vita al film rivoluzionario degli anni '1960 e ci ricorda la necessità di combattere le forme di rappresentazione prevalenti.