Mentre i film di finzione del festival possono essere di qualità sorprendentemente variabile, quest'anno l'International Film Festival di Rotterdam ha portato alla luce diversi documentari e cortometraggi (soprattutto nella fascia sperimentale) che potrebbero rivelarsi tra i migliori dell'anno. La 48esima edizione della manifestazione, che si è svolta nella città portuale olandese dal 23 gennaio al 3 febbraio, ha presentato ancora una volta un ricco bottino di titoli internazionali che, nonostante la sua apparente breve durata, nascondeva un contenuto ricco e complesso.
Narrativa che incanta
L'artista visivo 49enne Arthur Kleinjan, lui stesso nato e cresciuto a Rotterdam, è stato rappresentato con il film di 28 minuti Solo il cielo sopra di noi – una coproduzione olandese-ceca che si presenta sia come film che come installazione video. Il punto di partenza della trama è l'eruzione del vulcano islandese Eyafjallajökull nel 2010. La nuvola di cenere da lì ha provocato – come osserva il narratore del film – l'ostacolo più serio per l'aviazione europea dalla seconda guerra mondiale.
Mentre ricorda l'impatto di questo fenomeno geologico sui propri itinerari (è stato costretto a prendere un treno da Bruxelles a Praga), il narratore procede a mettere insieme una narrazione episodica, sommessa e sempre più avvincente, che comprende personaggi così diversi come John Lennon, Ludwig Wittgenstein e il romanziere cecoslovacco Bohumil. . .
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