In mezzo a un paesaggio piatto e pietroso si erge un vecchio letto di ferro. Ci sono delle coperte, come se ci avesse dormito dentro, e sullo sfondo si vedono edifici distrutti e il fumo nero di un pozzo petrolifero in fiamme. Una vecchia macchina ronza lentamente sulla strada sterrata piena di buche.
Le immagini sono piene di simbolismo e ce ne sono molte dentro ISIS domani: le anime perdute di Mosul. Il film descrive lo stato della città irachena nel gennaio 2018, sei mesi dopo la sua liberazione dallo Stato islamico. Ci avviciniamo molto alle tante cicatrici sul corpo e sull'anima, che tre anni di regime terroristico islamico hanno lasciato in città, e il film rimarrà come un cupo ricordo dei tanti resoconti incompiuti che rimangono, dopo il cosiddetto califfato formalmente è sconfitto.
Lavoro invece che scuola
La disperazione incombe sul paesaggio urbano. Il film si apre con una scena di strada, . . .
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