SAGGIO: La maggior parte dei surrealisti aveva partecipato alla prima guerra mondiale, André Breton e Louis Aragon, ad esempio, furono mandati al fronte come studenti di medicina dalla parte francese, e Max Ernst era un artigliere dell'esercito tedesco. L’insensata guerra di trincea dotò i surrealisti di un intenso odio per gli ideali a cui si riferivano le parti in guerra. Il piano era quello di avviare il necessario smantellamento delle categorie fondamentali del modo di produzione capitalistico come il profitto e il lavoro salariato, ma anche l’arte e la letteratura come attività riservate a pochi individui selezionati.
LA SOCIETÀ DEI MEDIA: Un'analisi di come sono state messe in scena le relazioni umane, compreso il linguaggio. Qui in una fredda eleganza, quello che lo stesso Debord chiamava "lo stile della negazione".
I SITUAZIONISTI: Qual è l'importanza del situazionismo in e per l'era digitale, dove l'estetica nichilista del taglia e incolla del punk sembra essere sostituita dal trolling e dalla cultura dei meme di Internet?