USA: L’élite politico-mediatica europea dipinge Trump come il nuovo Hitler, ma ha comunque una grande fretta di subordinarsi agli Stati Uniti economicamente, militarmente e politicamente. Glenn Diesen analizza ora la situazione degli Stati Uniti.
GUERRA: La paura di una terza guerra mondiale diventa palpabile. Lo scorso anno si sono registrati nel mondo 59 conflitti armati, il numero più alto dalla fine della precedente guerra mondiale. Si possono oggi paragonare gli stati in guerra agli adolescenti che non hanno ancora sviluppato la capacità di pensare alle conseguenze? Oggi, la possibilità di una guerra nucleare è senza dubbio presente – con la Norvegia legata ad una NATO dipendente dalle armi nucleari.
ANALISI POLITICA: Molti ritengono che siano stati i russi a sparare ai civili trovati per strada a Butsja. Ma qui in MODERN TIMES, il ricercatore per la pace Ola Tunander critica questa percezione documentando diversi fatti che puntano in una direzione diversa. Ad esempio: se le forze russe erano responsabili degli omicidi di Butsha, perché non hanno cercato di insabbiarli? Ne hanno seppelliti altri.
NATO: Invece di mostrare magnanimità verso un avversario che non voleva più essere un nemico, gli Stati Uniti hanno continuato a escludere la Russia e a respingere qualsiasi idea di un’architettura di sicurezza comune europea.
ARMI NUCLEARI: Il messaggio principale del libro di Annie Jacobsen è dimostrare quanto terribile sarebbe una guerra nucleare. Una guerra nucleare distruggerebbe la base antropologica indispensabile per qualsiasi forma di alta cultura e tecnologia.
Guerra: Cosa farò il giorno in cui la guerra sarà finita e la Russia sarà costretta a tornare dietro i confini che vigevano prima che Putin nel 2014 si scatenasse per la prima volta contro l'Ucraina?
INTELLETTUALE: Gli intellettuali bielorussi e ucraini hanno applicato la teoria postcoloniale alla Russia sin dagli anni '1990, ma sono stati ampiamente ignorati in Occidente. TEMPI MODERNI presenta qui le voci dei "paesi di frontiera".
UCRAINA: Tutti sono colpiti dalla guerra in Ucraina: sia le finanze familiari che i bilanci ufficiali, i tagli agli aiuti, il riarmo militare, la politica energetica globale, la politica nucleare e, non da ultimo, la politica di blocco, e crea anche una crescente tensione in tutto il mondo. Allora dov'è la visione d'insieme o una comprensione più profonda? La ricercatrice Cecilie Hellestveit ha il suo nuovo libro Cattive notizie dal fronte orientale purtroppo ha effettuato una seria 'cherry-picking' di fonti e argomentazioni in cui sviluppa opportunamente all'indietro ciò che conferma il generalmente accettabile.
STORIA: La Russia e la Germania (in quanto motore dell'Europa) dovrebbero, come l'unione del carbone e dell'acciaio, essere sviluppate in un progetto di pace comune che in futuro dovrebbe rendere impossibile la guerra tra la Russia e le potenze europee in occidente. Gli Stati Uniti chiaramente non lo volevano.
UCRAINA: L'ex vice di Rødt, in questo saggio più lungo, esamina il significato del diritto internazionale, non solo le cosiddette violazioni "non provocate" da parte della Russia, ma anche le numerose violazioni del diritto internazionale da parte dell'Occidente. Di seguito una, vista da MODERN TIMES, una critica tempestiva sia a SV, Rødt, alla parte sinistra, ai media e al guerrafondaio in corso.
In questo numero estivo, in qualità di editore di MODERN TIMES, pubblico una selezione di articoli che probabilmente riflettono opinioni diverse da quelle che la maggior parte delle persone ha sulla guerra in Ucraina.
MILITARISMO: La dichiarazione della base norvegese del 5 marzo 1949 era una prima condizione per l'adesione della Norvegia alla NATO. La Norvegia deve negare agli Stati Uniti di basare le forze di combattimento sul territorio norvegese in tempo di pace – lo Storting deve ora rifiutare l'"accordo supplementare".
CRONACA: Le basi statunitensi sono un enorme fattore di potere che consente l'egemonia militare statunitense nel mondo. La nostra posizione geografica dovrebbe dettare un approccio meno provocatorio.