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critica

La critica come gioco di ruolo?

LETTERATURA: I contesti informali in cui si poteva provare e fallire senza dover difendere ogni parola imprudente si sono ridotti. Nel libro di 229 pagine di Eirik Vassenden sul critico ci sono non meno di 317 punti interrogativi. Ci chiediamo anche: gli studiosi di letteratura hanno necessariamente qualche vantaggio quando si tratta di conoscenza umana, esperienza di vita o comprensione sociale?

Il posto impossibile

Normalità: Mark GE Kelly esamina come le norme influenzano parti importanti della vita e la nostra comprensione della normalità, per quanto riguarda la sessualità, l'orientamento, l'immagine corporea, l'identità, la malattia, la morte, l'individualismo, l'edonismo, il razzismo e il privilegio dei bianchi.

Un internazionalismo che non dovrebbe essere nazionalista

POPULISMO: Antonio Gramsci avrebbe unito autodeterminazione e internazionalismo. MODERN TIMES dialoga con il filosofo Diego Fusaro in relazione a una nuova pubblicazione norvegese.

Il disagio del relax

La nostra disillusione nei confronti dei social media alimenta solo la ricerca di tecniche di manipolazione sempre più sofisticate. La disintossicazione non è la risposta, scrive Geert Lovink.

Verso gli orizzonti dell'umanità

Il gesto partecipativo del genere del film documentario in cui la telecamera viene data all'altro è solo un nuovo modo di installare e confermare relazioni di dominio, si legge nella critica di Pooja Rangan all'"impulso umanitario" del documentario. 

Il sudore del lavoro

Il libro Move Fast and Break Things dirige un'aspra critica a Google, Facebook e Amazon, ma è anche in parte romantico e puro.

Un'amicizia epica

Una nuova mostra all'Akademie der Künste di Berlino mostra il complicato rapporto tra il pensatore Walter Benjamin e il poeta Bertolt Brecht.

Un critico cinematografico guarda indietro

Un impegno emotivo per l'industria cinematografica fa risaltare il libro di Lismoen sul cinema norvegese.

Una corsa furiosa contro il capitalismo

La lettura di Bernard Maris dell'opera di Michel Houellebecq è una critica essenziale e ben fondata del capitalismo.