LE FILIPPINE: Un fotolibro ci mostra come appare il mondo a molti. Un mucchio di spazzatura. Un affronto alla dignità umana. Un ecosistema rotto. Il potere della fotografia può aiutarci nel nostro desiderio di cambiamento?
FOTOGRAFIA: Una variegata selezione di abili fotografi di guerra viene sollevata dall'oblio in due nuove mostre al museo Preus: Wartime (1935–1950) e Lee Miller.
Ny Tid ha incontrato la fotografa italiana Letizia Battaglia durante la Berlinale per una conversazione sul suo lavoro fotografico e sulla mafia italiana oggi.
Il fotografo Eugene Richards ha documentato i destini negli ambienti crack, nei reparti di emergenza e negli ospedali psichiatrici per oltre 50 anni. Cosa lo ha spinto?
La mostra di Helen Levitt mostra come la vita nelle strade di New York City nel diciannovesimo secolo potesse essere divertente e giocosa, soprattutto per i più piccoli.
Per tutta la vita è stata l'oggetto preferito di suo padre di fama mondiale. Cosa succede quando la figlia del maestro fotografo Raghu Rai punta l'obiettivo della sua fotocamera su suo padre?
A livello internazionale è considerato una leggenda, ma in Norvegia pochi hanno sentito parlare del fotografo di guerra Stanley Greene, morto all'inizio di quest'anno.
Il nome Robert Mapplethorpe probabilmente fa pensare alla maggior parte delle persone alla vita bohémien di New York negli anni '1970, alle controversie e alle sue fotografie omoerotiche BDSM che hanno indignato il pubblico.
Il fotolibro riempie un vuoto che la sala di visione digitale non può colmare, e quindi diventa ancora più importante per una generazione inondata di immagini.