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Problemi globali norvegesi

[discussione] Nel commento "La nuova storia globale" (06.10.) ho citato l'ultima edizione di Fortid sulla storia globale.




(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)

[discussione] Nel commento "La nuova storia globale" (06.10.) ho citato l'ultima edizione di Fortid sulla storia globale. Ho fatto riferimento all'articolo del professor Finn Fuglestad "Storia globale, una nuova forma di imperialismo" e problematizzato la diagnosi secondo cui l'argomento della storia è "occidentale nella sua essenza". Fuglestad mi critica (20.10.) per questo, ma poi conferma che è "veramente" quello che intende.

Siamo d'accordo sull'obiettivo: che la Norvegia abbia anche una storiografia più globale ed equilibrata, in contrasto con quella centrata sulla nazione. Ma non siamo d'accordo sulla descrizione del passato e del presente, dal momento che non riesco a vedere che la storia globale sia nuova e difficile come dice lui.

Fuglestad ha probabilmente ragione nel dire che il mondo appare eurocentrico negli elenchi dei curriculum norvegesi, ma ciò non significa che la storia e la storiografia siano così. Sia gli studi mercantili internazionali di KN Chaudhuri, India and World Civilization (1972) di DP Singhal che Akira Iriye sulla comunità mostrano che la scrittura della storia globale è possibile, come ha dimostrato anche Nehru.

Gli Stati Uniti sono al centro della riscrittura: Iraq, Spagna e Cina sono ora meglio inscritti nella storia globale rispetto alla Scandinavia, e questo dovrebbe preoccupare più del dominio multiculturale degli Stati Uniti. Pertanto non condivido la preoccupazione di Fuglestad che la storia globale sia stata “impadronita di persone con un background nella storia occidentale”.

Scrive che l'arabo Ibn Khaldun (morto nel 1406) nel "contesto arabo/musulmano è stato purtroppo lasciato come la brillante eccezione", nonostante prospettive simili di persone come Al-Biruni. Quando Fuglestad si oppone all'"eurocentrismo", usa un termine reso famoso dall'arabo-musulmano Samir Amin. Mentre il libanese Edward Said ha lanciato il dibattito sull'orientalismo, e l'algerino Jackie Derrida ha decostruito il discorso francese in cui è emigrato, entrambi importanti per la comprensione globale di oggi.

Stian Bromarks e i miei libri, come Blanke løgner, skitne sannheter (2002), tentano di dimostrare che una diversa comprensione della storia è possibile. Come il passato ora mostra a modo suo.

Giorno Herbjørnsrud

Giorno Herbjørnsrud
Dag Herbjørnsrud
Ex redattore di MODERN TIMES. Ora a capo del Center for Global and Comparative History of Ideas.

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