(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)
Ora è chiaro: Mulla Krekar sarà cacciato dal Regno di Norvegia. Erna Solberg è stata attenta con le sue dichiarazioni, ma non c'è dubbio che il verdetto sia una vittoria personale per il politico che ha dato lustro alla deportazione del richiedente asilo più controverso della Norvegia. Non a caso, i giudici della Corte d'Appello di Borgarting hanno respinto l'appello del mullah e hanno concluso allo stesso modo del tribunale distrettuale di Oslo lo scorso autunno. Così è stato ancora una volta accertato che l'ex ministro municipale ha avuto occasione di espellere Krekar, o Najmuddin Faraj Ahmad, che è il suo vero nome, in quanto minacciava la sicurezza del regno.
Poiché il materiale su cui si basa la valutazione è riservato, la corte non ha avuto l'opportunità di verificare se gli interessi norvegesi sarebbero minacciati se Krekar rimanesse in Norvegia. La Corte d'appello scrive nella decisione che non si ritiene in grado di verificare la valutazione concreta delle autorità per l'immigrazione sulla necessità della deportazione di Krekar per motivi di sicurezza nazionale. È ovvio che Krekar è una persona dubbia con legami pericolosi. Ma la deportazione è comunque molto discutibile in linea di principio.
È chiaro che Krekar non può essere rimandato in Iraq senza pericolo di vita. L’Istituto per l’asilo è stato istituito per proteggere le persone in tali situazioni, e questa protezione è e dovrebbe essere indipendente da considerazioni su ciò che i richiedenti asilo dovrebbero eventualmente fare nel paese in cui si trovano. Le autorità norvegesi non estradano le persone in paesi dove potrebbero rischiare la pena di morte. Non c'è motivo di cambiare questa pratica per le persone che non ci piacciono.
Se Krekar rappresenta un pericolo per la sicurezza del regno, è anche un condannato dovere dello stato di diritto perseguirlo per gli affari che gestisce. Sia i tribunali norvegesi che quelli internazionali dovrebbero e possono essere utilizzati a questo scopo. Un terrorista, se questo lo ritiene il Servizio di Sicurezza della Polizia (PST), non diventa meno pericoloso se viene spostato. Se il PST ha prove tangibili contro il mullah, per questo dovrebbe avere una condanna, non una di deportazione. Se Krekar verrà allontanato dal Paese, porterà con sé i valori dello Stato di diritto liberale.