La prima volta che ho visto Maryam Zaree è stato al Maxim Gorki Theater di Berlino. Nel gioco Negazione, diretto da Yael Ronen, si è rivolta a sua madre dal palco. Le ha chiesto perché non hanno mai parlato del fatto che è nata nella famigerata prigione di Evin a Teheran, che dal 1972 è una prigione per prigionieri politici ed è nota per gravi violazioni dei diritti umani. Maryam ha pianto sul palco. Ho anche pianto in sala.
La seconda volta che ho visto Maryam è stato nel documentario carico di emozioni Nato a Evin durante la prima mondiale del film. . .
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