Molti di noi hanno fatto il conto alla rovescia dei giorni fino alla pubblicazione dell'ultimo libro di Michel Houellebecq, Serotonina (serotonina, 2019). Si era già diffusa la voce che l'autore avrebbe colpito ancora una volta i nervi della società francese, come fece l'ultima volta, allora Sottomissione (presentazione, 2015) è uscito lo stesso giorno in cui il quotidiano satirico Charlie Hebdo è stato attaccato dagli islamisti. IN Sottomissione Houellebecq descrive uno scenario futuro in cui un candidato alla presidenza musulmano vincerà le elezioni nel 2022 e, lentamente ma inesorabilmente, trasformerà la Francia in uno stato musulmano.
Stavolta esce il libro di Houellebecq perché i gilet gialli sono riusciti, contro le previsioni di tutti, a imporsi nel panorama politico francese inviando una scossa elettrica fino al palazzo presidenziale: il presidente Emmanuel Macron ora ha numeri di approvazione che solo il suo pensiero predecessore era in grado di ottenere. Eppure – Macron probabilmente non avrebbe potuto sognare niente di meglio. Perché anche se i gilet gialli hanno distrutto i negozi sugli Champs-Élysées, sono diventati anche i preferiti del presidente. Sono semplicemente come lui: provengono dal nulla, né da sinistra né da destra, e sono privi di ideologia, a parte un legittimo desiderio di vivere una vita quotidiana migliore. . .
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