(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)
Di recente, le autorità britanniche, americane e francesi hanno concluso in maniera gigantesca caso di corruzione e ha imposto la più grande multa mai a un'azienda.
Il produttore di aeromobili Airbus ha adottato una multa di ben 36 miliardi di NOK, superando così una ingloriosa Liste dove troviamo la compagnia petrolifera brasiliana Petrobras come numero due e la compagnia di telecomunicazioni svedese Ericsson come numero tre. Ingenti somme maturano all'erario dello Stato nei paesi che si considerano autorizzati a perseguire i casi di corruzione.
Restituzione di fondi. In alcuni casi, la restituzione dei fondi alle vittime della corruzione è stata inserita nell'accordo con la società che è stata sanzionata. Questo non sembra essere il caso del caso Airbus, che prevede il pagamento di tangenti in circa 20 paesi in tutto il mondo. È inoltre incerto cosa accadrà alle persone che hanno accettato le tangenti e se verranno intraprese azioni legali contro i dipendenti dell'azienda.
Il caso acquedotto
Quando tre giornalisti dell'Aftenposten nel 2005 hanno scoperto forse il più grande caso di corruzione nella storia della Norvegia, il caso delle opere idriche su Romerike, le vittime erano più facili da identificare: erano coloro che per diversi anni avevano pagato più del necessario per i servizi comunali, e che avevano così finanziato una vita lussuosa per il direttore dell'acquedotto e i suoi stretti collaboratori – compresa l'acquisizione di nove fattorie in Sud Africa, che è stato costruito in un paradiso di caccia privato.
Quando i proventi degli atti criminali sono stati sequestrati e i fondi sono stati realizzati, Økokrim ha dichiarato: "La cosa più importante è stata restituire i fondi a coloro che hanno diritto ai valori". Diverse centinaia di milioni sono stati restituiti ai comuni, il che significa che la tassa per lo smaltimento dell'acqua e dei rifiuti è stata ridotta per i residenti. Sono stati inoltre effettuati investimenti in una fatiscente rete idrica e fognaria.
sancito dalla legge in Francia
Nei principali casi di corruzione internazionale, le vittime degli atti criminali possono essere più difficili da identificare. Allo stesso tempo, non c’è dubbio che nei grandi appalti pubblici in cui la corruzione è parte del quadro, i costi aumentano, il che a sua volta può incidere su altri servizi alla popolazione, come l’istruzione e la sanità. Ciò è particolarmente evidente nei paesi poveri. Il principio della restituzione dei fondi alle vittime della corruzione dovrebbe quindi essere sempre incluso negli accordi stipulati tra autorità e imprese nei casi di corruzione internazionale.
In Francia questo principio è sancito dalla legge, anche se in una versione leggermente diversa, vale a dire che le vittime della corruzione, compresi gli Stati, possono chiedere di diventare parte (civile) in un procedimento penale. Ciò aumenta la possibilità che le vittime vengano prese in considerazione nel processo.