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Teste che fluttuano sopra il cielo

Il cacciatore celeste
MITOLOGIE / Nei quattordici saggi di Calasso ci piace trovarci tra mito e scienza.




(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)

Il cacciatore celeste dell'autore italiano Roberto Calasso è stato originariamente pubblicato nel 2016 dall'editore Adelphi as Il Cacciatore Celeste. Il libro è ora disponibile per i lettori inglesi grazie a una bella traduzione di Richard Dixon. Coloro che conoscono la prosa saggistica di Calasso non sono sorpresi né dallo stile e dal modo di pensare di Protev né dall'argomento trattato. Coloro che non hanno ancora familiarità con la sua scrittura potranno apprezzare il suo approccio fresco a soggetti antichi e associazioni diverse.

Il libro è una raccolta di mitologie. Calasso è lo scrittore di miti del 21° secolo. Il suo stile non è come quello di nessun altro: sezioni separate che creano una sorta di "scala pilota", come i gradini, sono collegate da strisce sottili: funzionano da sole, ma sono comunque collegate.

Il cacciatore celeste intreccia narrazioni sulla metamorfosi e sullo sviluppo dell'etica e dell'uomo nella società. Le associazioni sono ampie, anche dai miti greci. Calasso, ad esempio, riproduce un aneddoto sui sacerdoti egiziani – i quali, dopo aver sentito da Solone che questa era la loro storia antica, cominciarono a ridere e dissero: Ah, voi greci siete così infantili; per gli egiziani tutte queste storie sono abbastanza nuove.

Anche Dio è un animale?

Calasso ci porta a Nicolas Malebranche, Lewis Binford, Plotino e Simone Weil...

Calasso racconta la storia dei cacciatori primordiali, ecco come Homo sapiens si è evoluto a causa della sua metamorfosi, il modo in cui effettivamente si è evoluto l'uomo Homo sapiens diventando un animale: l’uomo doveva diventare un predatore per essere umano. Per uccidere un animale, per cacciarne la carne, l'uomo si travestiva da animale. Aveva bisogno di strumenti per uccidere gli animali, non poteva farlo a mani nude. Scrive Calasso: L'uomo tagliava le ossa degli animali per ricavarne strumenti e armi: in questo modo si prendeva gioco degli animali? L’uomo ha avuto la coscienza sporca? Forse le pitture rupestri testimoniano il primo rimpianto e il fascino dell'uomo, si chiede Calasso. Come può allora l’uomo espiare la sua colpa? Con un sacrificio, con un'offerta di sangue. O da un altro animale o da un essere umano. La domanda che allora sorge spontanea è: anche Dio è un animale, è anche un predatore?

Calasso – travestito da Plotino – pone domande sull'etica. Plotino è simile agli gnostici in molti modi, tuttavia trova il loro comportamento ripugnante: pensa che gli gnostici manchino di virtù.

Un cacciatore celeste

Da dove viene allora la virtù? Dalla vita in contemplazione – risponde Plotino, ovvero Calasso. Ma che dire delle ferite mai rimarginate dell’esistenza di cui scrive Nietzsche? Oppure la soluzione di Marx e Cieszkowski con la vita in pratica, si chiede Calasso.

Offre infine una serie di riflessioni su Simone Weil e sulla sua corrispondenza con il fratello André, che era matematico e all'epoca si trovava in carcere. Non stanno parlando della sua miserabile situazione, stanno parlando di numeri irrazionali. André Weil ritiene che la scoperta dei numeri irrazionali, dell'incommensurabile, sia stata l'inizio di una catastrofe: la comprensione che il mondo e il cosmo non hanno fine. Simone, invece, la vedeva come una fonte di gioia. Qui ci troviamo tra mito e scienza.

Questa potrebbe essere una risposta alle domande e ai vagabondaggi di Calasso. Lui stesso è un cacciatore, ma un cacciatore celeste, proprio come Artemide, che glorifica in uno dei quattordici saggi, o Orione, albero rovesciato, l'albero rovesciato. Come dice Omero: gli uomini con la testa che svetta sopra il cielo. O come Plotino, che crede che i movimenti della vita siano un'arte, come i movimenti di una danza. Inoltre arriva lógos – per esistere l'uomo ha bisogno di una sfida, di un pensiero critico, di una corroborante opposizione intellettuale. Così Calasso, come Orione, con la testa alta verso un cielo illimitato, va a caccia di miti, e ce li restituisce in forma fresca e stimolante.

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