La caverna
Regissør: Feras Fayyad
( Danmark, Syria)

SIRIA / Il nuovo film documentario di Feras Fayyad mostra il coraggio, la resilienza e la solidarietà delle persone in un ospedale sotto la pioggia delle bombe.

Come filmi le prove e le tribolazioni delle persone guerra? Quando la tecnologia necessaria è diffusa e i metodi per documentare le proprie esperienze sono più accessibili che mai, ogni nuova crisi o conflitto porta con sé un flusso di film documentari. È forse del tutto naturale che vediamo uno spostamento dall'idea di fare il film definitivo da ogni conflitto a una visione più personale della vita delle persone che ne sono colpite, considerando il grande volume di documentazione.

Tali film spesso lasciano l'analisi politica in secondo piano, e invece ci permettono di immergerci nelle esperienze degli individui e nel loro desiderio più elementare: vivere in una società prevedibile e sicura.

Destini umani

Alcuni dei documentari più forti dell'anno scorso sulla guerra Siria parla di persone sotto assedio, e ogni film è avvincente e straziante come il successivo nel suo ritratto della resistenza e della forza umana in condizioni difficili. Non si tratta di scegliere il film migliore, perché ogni singolo destino umano cattura l'attenzione e rende il film degno di essere visto: Tim Alsiofi ha realizzato il cortometraggio Sotterranei di Douma mentre cercava rifugio dalle bombe con i suoi cari nel seminterrato. Waad al-Kateab ha filmato cinque anni di resistenza nel film Per Sama, si sposò e ebbe figli in costante pericolo ad Aleppo.

direttore Feras Fayad, che ha realizzato il film Gli ultimi uomini ad Aleppo su The White Helmets, è in corso con La caverna, che mostra le lotte e le sfide della vita quotidiana lì seguiamo Amani Ballour, una dottoressa e dirigente ospedaliera a Ghoua orientale, alla periferia di Damasco, mentre la città viene bombardata e gli aerei russi minacciano il cielo.

Fayyad è stata imprigionata e torturata dal regime di Assad nel 2001 e ora vive in Danimarca. Ghouta era inaccessibile a lui, e quindi ha arruolato tre cameraman per filmare all'interno dell'ospedale e ha fatto trasferire il filmato di nascosto. Successivamente, il filmato è stato montato in un film che documenta un coraggioso impegno per ciò che era una volta la Siria, realizzato per le generazioni future che potrebbero tornare a . . .

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