Un tribunale di Roma ha deciso che le autorità sono obbligate a informare la popolazione sui rischi per la salute associati all'uso dei telefoni cellulari e di altra telefonia senza fili (come i cordless fissi, DECT) e su come ridurre il rischio, anche attraverso aumentando la distanza dal telefono in uso. La sentenza fa riferimento, tra l'altro, al “diritto alla salute”, sancito dalla costituzione italiana.
Le autorità hanno deciso di non impugnare la decisione del tribunale, che ora è entrata in vigore. Secondo la sentenza, la campagna di informazione pubblica obbligatoria sui rischi per la salute e le raccomandazioni precauzionali nell'uso dei telefoni cellulari e della telefonia senza fili deve iniziare al più tardi il 16 luglio.
Lancia la campagna
In un comunicato congiunto, i tre ministri italiani della Salute, dell'ambiente e della ricerca/istruzione scrivono di approvare la sentenza e di riconoscere la necessità di accrescere le conoscenze della popolazione e di promuovere misure di prevenzione. Sottolineano che i tre ministeri hanno avviato una collaborazione per dare seguito all'ordine di preparare una campagna su come usare "correttamente" i telefoni cellulari.
L'uso improprio di telefoni cellulari e cordless può avere effetti dannosi sulla salute umana.
L'esperto ricercatore oncologico svedese Lennart Hardell, ex medico senior presso la clinica oncologica dell'ospedale universitario di Örebro, scrive quanto segue sul verdetto:
"La sentenza italiana è una battuta d'arresto per l'industria delle telecomunicazioni, ma un passo avanti per la salute pubblica. Le autorità svedesi ei media non informano sui rischi associati a . . .
Caro lettore.
Per saperne di più, crea un nuovo account lettore gratuito con la tua email,
o registrazione se lo hai già fatto in precedenza (clicca sulla password dimenticata se non l'hai già ricevuta via email).
Seleziona qualsiasi Abbonamento (€ 69)