Nel libro Essere Numerosi la giornalista e autrice britannica Natasha Lennard discute di fascismo con vari saggi che, tra l'altro, trattano di nazisti, fantasmi, sesso e suicidio. Lennard promuove una comprensione più ampia del concetto di fascismo, ispirata dal filosofo francese Michel Foucault (1929–1984).
Foucault fu il primo a usare il termine "non fascista" per indicare il lavoro intellettuale necessario per combattere il fascismo quotidiano: "Il fascismo in tutti noi, nelle nostre teste e nel nostro comportamento quotidiano, il fascismo che ci fa amare il potere, a desiderare la stessa cosa che ci domina e ci sfrutta”. Lennard, come Foucault, si occupa delle nostre tendenze e abitudini fasciste: il cosiddetto microfascismo, o fascismo quotidiano, come scelgo di chiamarlo.
Il libro si apre con la fatidica notte delle elezioni americane del 2016 quando Donald Trump è diventato presidente e il mondo intero si è chiesto se avrebbe portato il fascismo negli Stati Uniti. I media hanno subito iniziato a paragonare Trump a Hitler e Mussolini. Nei dieci giorni successivi alla vittoria elettorale di Trump, sono stati segnalati 900 episodi di violenza contro immigrati, ispanici, afroamericani, donne, persone LGBT. . .
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