Per oltre cento anni, la scena cinematografica è stata dominata dal nord globale: il cinema è stato la norma, mentre altre espressioni cinematografiche hanno avuto un'angolazione "etnografica". Questo è gradualmente cambiato, in particolare con l'ingresso di un nuovo contesto globalizzato: il "mediascape". Il termine è stato creato da Arjun Appadurai e riassume sia i media stessi che il mondo che creano. Mediascape come concetto sottolinea l'importanza del nostro ambiente visivo, sottolineando allo stesso tempo la natura fluida e frammentata di tutte le culture mentre vengono gettate nel vortice globale.
La crisi climatica ha chiarito che noi – tutte le persone nel mondo – siamo sulla stessa barca e dobbiamo risolvere i problemi insieme. Ma la crescente opposizione europea ai rifugiati che attraversano il Mediterraneo verso l'Europa indica che anche il continente che un tempo era un orgoglioso baluardo multiculturale sta dimenticando l'importanza e il rispetto della diversità culturale. È quindi importante capire che il nostro mondo globale è un mosaico di una moltitudine di culture diverse – fluide, sfaccettate e diverse – e che l'espressione cinematografica ne fa parte. . .
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