VITA: Di più non è mai abbastanza entra in dialogo con i pensatori dell'antichità e cerca di farsi dire da loro come possiamo essere brave persone e allo stesso tempo raggiungere la felicità. Una sorta di manuale nel difficile solitario della vita.
GIORNALISMO: Gay Talese spiega in grande dettaglio il suo metodo giornalistico, da cui la maggior parte degli scrittori potrebbe imparare qualcosa. Odia intervistare le celebrità.
ESCURSIONISMO: Sylvain Tesson ci viene incontro con una dura critica a tutto ciò che è moderno e un omaggio alla sublime semplicità dell'escursionismo. Riscopriamo come il locale ha vissuto nascosto nell'era del globale. Si tratta di una forte critica alla modernità e al desiderio delle autorità di portare il paese sul carrozzone moderno.
VECCHIAIA: Essere nella vita. Sii davvero. È il contributo del danese Jørgen Leth a tutti noi. E questo libro consolida questo modo di essere nella vita. Ma il nostro recensore si chiede: «Noi umani non siamo mai soddisfatti?»
ECOLOGIA: Henry David Thoreau fornisce la ricetta per una vita errante in equilibrio con la natura, ma probabilmente anche per una vita piacevole in equilibrio con se stessi. Si può dire che sia più attuale che mai.
SAGGISTA: Immergetevi immediatamente negli scarabocchi della scozzese Margaret Tait sulla poesia, sul cinema e su tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Ad esempio, come scrive del film sperimentale, è come la poesia: arioso, aperto, puoi tuffarti dentro e semplicemente nuotare.
DEMOCRAZIA: Rémi Brague analizza in modo originale, anche se non privo di problemi, la sua strada verso il DNA dell'Europa: se l'Europa dovesse avere un complesso di inferiorità, perché abbiamo sempre cercato con arroganza e brutalità di incorporare altri, prendere il sopravvento, sconfiggere? Il secondo libro, di Mikkel Bolt e Dominique Routhier, presenta i testi democratici dell'epoca.
SAGGIO: La corrente si interrompe, i tassi di cambio fluttuano, i prezzi del pane esplodono, il carburante scompare. Ci sono anche ancora tracce dell'esplosione. Eppure i cittadini in difficoltà di Beirut riescono più e più volte a trovare un punto d'appoggio nel caos. E il caos sta contribuendo a far sì che Beirut non diventi mai una città pulita.