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Arresti a Beirut





(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)

Quattro alti ufficiali in Libano, tutti strettamente legati all'ex governo filo-siriano del presidente Lahoud, sono stati ora arrestati. Insieme, sono accusati di "omicidio, tentato omicidio e commissione di un atto terroristico" a Beirut, in connessione con l'omicidio dell'ex primo ministro Rafik Hariri a febbraio. Gli arrestati sono l'ex capo della guardia presidenziale: il generale Mustafa Hamdan, il maggiore generale Jamil Sayyed, ex capo della sicurezza, il maggiore generale Ali Hajj, ex capo delle forze di sicurezza interna e il generale di brigata Raymond Azar, ex capo dell'intelligence militare.

Gli arresti e le indagini in corso hanno portato a pressioni ancora più forti sul presidente in carica, che lo scorso autunno ha subito pressioni attraverso una proposta dell'assemblea nazionale che – incostituzionalmente – ha prorogato di tre anni il suo mandato presidenziale. Il presidente continua a sostenere che resterà in carica fino "all'ultimo minuto" nel 2007. Resta da vedere.

La cosa più sensata che la Norvegia può fare per il Libano nell'"anno della liberazione" 2005 è trasformare l'ufficio dell'ambasciata norvegese a Beirut in un'ambasciata. Che l'ambasciatore norvegese in Libano sieda nella capitale siriana Damasco è il segnale sbagliato da dare nella situazione odierna!

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