Bellissime immagini della giungla del Borneo sfarfallano sulla tela. Alberi, fiumi, uccelli, animali e persone: tutto vive in simbiosi tra loro. Poi la prospettiva cambia: gli alberi vengono abbattuti, le piantagioni di olio di palma prendono il sopravvento, mentre le grandi dighe mettono sott'acqua la foresta e quindi le zone di vita delle persone.
Così lo presenta il documentario Il caso Borneo il drammatico conflitto tra la salvaguardia dell'ambiente naturale e l'inarrestabile progresso del meccanismo di crescita. Nel testo di chiusura del film, si sottolinea che l'esempio avrebbe potuto benissimo essere l'Amazzonia, il Congo, il Camerun o la Papua Nuova Guinea. In tutte queste aree, le foreste pluviali vengono distrutte a un ritmo allarmante. La giungla del Borneo esiste da 130 milioni di anni, ma quasi il 90% di essa è andata perduta durante il . . .
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