(QUESTO ARTICOLO È TRADOTTO DA Google dal norvegese)
Spiega: "Adorno è uno dei classici della filosofia tedesca. Certo, i suoi scritti non sono facilmente accessibili. Per comprenderli è necessaria una certa disciplina e anche una certa conoscenza di fondo della tradizione filosofica tedesca. La raccolta di aforismi Minima Moralia o i suoi discorsi radiofonici, tuttavia, sono pubblicazioni più accessibili delle sue opere principali, che Dialettica negativa (1966, danese: 2017) o La dialettica dell'illuminismo >(1947, norvegese: 2011). Ma se non leggi Adorno perdi un pezzo del mondo intellettuale."
Benhabib interpreta il concetto di "non identico" di Adonro come qualcosa di antiautoritario, che non rientra in falsi universali o categorie come "la nazione", "il popolo", "compagni" o "la nostra parte", tipici della destra Populismo di sinistra e di sinistra. Le politiche identitarie e autoritarie, con i loro “falsi universali”, d’altro canto, sostengono il sacrificio del non identico. Come dice Benhabib: "Quando sento Donald Trump o l'AfD inveire contro i migranti definendoli 'criminali', mi rendo conto che deve sempre esserci una nemico nella loro proiezione. La loro politica è normativamente basata sulla dicotomia nemico/amico."
Un’altra immagine centrale del nemico per i populisti identitari è il cosmopolitismo, ad esempio sotto forma di una sinistra “élite globalista” o sotto forma del lavoro politico di organizzazioni di volontariato che lottano per i diritti dei rifugiati. Benhabib ha risposto: "Il cosmopolitismo viene spesso messo insieme ai 'frequent flyer' e al neoliberismo". Questa riduzione populista di sinistra del cosmopolitismo contiene un pericoloso elemento di anti-universalismo, che io rifiuto. […] Per me c'è ancora un enorme potenziale liberatorio nell'idea kantiana di cittadinanza mondiale e nella tradizione cosmopolita dell'Illuminismo. Questo potenziale risiede nell’idea di un’umanità che impara a convivere in un mondo che funziona secondo leggi e regole, e non secondo guerre e saccheggi; un’umanità che può beneficiare dell’ospitalità degli altri”.
Un altro aspetto è la crisi climatica, che Benhabib spiega così: "L'aspetto della cooperazione è importante anche per riflettere su come sta cambiando il concetto di cosmo alla luce del disastro climatico. Oggi dobbiamo collocare il globo nel cosmo. Questo è esattamente ciò che stanno facendo gli interessanti pensatori dell’Antropocene”. E qui si arriva alla formulazione di Adorno del "pensare la natura in soggetto": "La sua critica all'idea della natura come oggetto morto è multiforme. Per lui la “storia naturale” non è in alcun modo la storia della natura come la leggiamo nei libri di geologia o di geografia. Si tratta piuttosto, come scrive, della «composizione interna dei momenti naturali e dei momenti storici nella storia stessa». Ciò corrisponde esattamente a quello che oggi chiamiamo Antropocene… l’intervento umano cumulativo negli eventi naturali che ha cambiato radicalmente il futuro del pianeta”. Adorno anticipa queste prospettive.
Vedi anche https://www.nytid.no/hva-gjenstar-av-kritisk-teori/
Tradotto dal tedesco dall'editore. Vedere https://www.philomag.de/artikel/seyla-benhabib-wer-adorno-nicht-liest-dem-geht-ein-stueck-der-geistigen-welt-verloren